Mettete subito in disordine!

Dopo la felice esperienza dell'anno scorso con lo spettacolo ‘Storie di lupo’,  tratto dall’opera di Giuliano Scabia, quest’anno Astragali Teatro  propone un lavoro ispirato all’opera di Vivian Lamarque, scrittrice e poetessa italiana da sempre impegnata con il mondo dell’infanzia in quanto attenta ascoltatrice dei bambini. Autrice di oltre trenta libri di fiabe e conquistatrice tra gli altri, dei premi Rodari (1997) e Andersen (2000), Vivian Lamarque riconosce e scopre nelle sue opere un altro mondo: la realtà con un sguardo rovesciato.

Nell’opera ‘Mettete subito in disordine!’ ci troviamo appunto a Oirartnoc,  una città al contrario dove i bambini devono tenere in disordine le loro camerette e quando vanno al parco, devono stare attenti a sporcarsi per bene e magari sbucciarsi un ginocchio, altrimenti i genitori non li lasceranno tornare a giocare all’aria aperta l’indomani. Tutto è capovolto e diventa buffo, eppure …        

Eppure, leggendo dei cani che fanno aspettare ore i loro padroni prima di portarli a fare la pipí, o di televisori che guardano tutto il giorno i bambini, ci si può fermare a riflettere sul nostro vissuto e dunque sulle proprie abitudini, sui propri vizi.

Ed è il fine a cui mira la scrittrice sfruttando l’ironia per far notare in modo divertente che certe cose, in realtà, sono al contrario già nella nostra vita.

Altri racconti,  come quello dei vecchini che non muoiono, ma si addormentano per svegliarsi di tanto in tanto quando ricevono le visite dei loro nipoti, sono sogni delicati a occhi aperti, che fanno amare il bizzarro mondo di Oirartnoc.                                                                                            

Alcuni dei temi prevalenti che lo spettacolo lancia come argomenti di riflessione per  migliorare la vita concreta di tutti, grandi e piccini, sono la reazione tra genitori e figli, la relazione dell’uomo con il proprio animale domestico, la competizione presente nel gioco o nello studio, la libertà dei bambini senza la preoccupazione del pericolo delle automobili, dello sporcarsi il vestito e di sbucciarsi un ginocchio fino a giungere a temi di fondamentale importanza come l’uso dei cellulari e la visione della televisione, che dice veramente la verità.

Lo spettacolo  diventa  pertanto un momento di scambio e di forte interazione con i bambini che sono coinvolti direttamente dalle attrici nel corso della narrazione.

 

Attrici: Lenia Gadaleta, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo                                                                          

Regia  Fabio Tolledi

Genere: teatro d’attore

Durata: circa un’ora

Produzione di teatro-scuola per la scuola primaria.