VELI

Una scena dove le storie di tre donne si intrecciano.

I veli, voilà, svelano e rivelano.

La miopia è la prima metafora di uno sguardo fuori fuoco, fuori tempo.

È una miopia dell’anima, è una miopia della storia, dove il corpo delle tre attrici apre uno squarcio sensuale e piccolo.  Le vie d’uscita dal labirinto dell’anormalità, dell’assenza di desiderio, stanno nel fiorire dell’ascolto.

Del sentire.

Un percorso tra i suoni, il movimento sensuale e sinuoso di una danza silenziosa, di un canto antico.

Hélène Cixous è famosa in tutto il mondo per il suo sogno di un neutro che non è per nulla neutrale. Il sogno è quello di una androginia che faccia conoscere il femminile e il maschile come un luogo possibile, come un luogo da inventare, come un teatro dove un piccolo sorriso scalda lo stupore di uno sguardo nuovo. Opera – assieme – di una compagnia di teatro che scopre la sete della vita, che apre a un nuovo teatro del cuore.

Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con l’International Theatre Institute.

 

VELI

ballata dell'incerto vedere di corpi amanti

scrittura e regia

 Fabio Tolledi

con:

Lenia Gadaleta, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo